Solo nel mese di giugno sono cresciuti del +3,3% rispetto a maggio

Roma – Da un rapporto elaborato da Trend Micro Research è emerso che l’Italia è al quarto posto al mondo per attacchi subiti dai cosiddetti macro-malware, ovvero da script o righe di codice inserite all’interno di semplici file in word, excel, e altro che, una volta scaricati, si trasformano in programmi in grado di infettare il pc attaccato, sottraendo dati sensibili in vario modo, criptando tutti i file per poi richiedere il riscatto o addirittura prendere il completo controllo da remoto del pc. L’Italia solo a giugno ha visto crescere questo genere di attacchi del 3,3% rispetto al mese precedente. A precedere il nostro paese ci sono solo Giappone, Cina e Stati Uniti. In centinaia di milioni di euro si calcolano invece i danni complessivi causati direttamente ed indirettamente da questi attacchi, provocando oltre alla perdita dei dati, lunghi e talvolta difficoltosi interventi di ripristino. Gli esperti del settore invitano ancora una volta ad avere programmi aggiornati antivirus e sistemi di protezione come firewall per le reti aziendali e amministrative di infrastrutture pubbliche o private.