Se i trojan sono andati per la maggiore, in calo gli adware

New York – Il 2020 oltre a passare alla storia per l’anno della pandemia di Covid-19, sarà ricordato per la crescita di attacchi da parte di file dannosi. Lo ha sottolineato il report “Kaspersky Security Bulletin: Statistics of the Year Report”, nel quale si afferma che, negli ultimi 12 mesi, in media sono stati scoperti 360mila nuovi file dannosi, ben 18mila in più rispetto all’anno precedente, con una rilevante crescita del 5,2%. Per altro sono stati i trojan a farla da padroni con un aumento del 40,5% sul 2019, mentre sono diminuiti del 35% gli adware, i programmi che servono allo spam pubblicitario. Dal dettaglio del report si rileva anche che l’89,80% dei file dannosi sono in formato Portable Executable, specificamente per i sistemi operativi Windows. In merito si assiste invece ad un calo del 13,7% dei malware per sistemi operativi Android. Un’ulteriore crescita è stata determinata poi dalle campagne di e-mail malevole o su determinati siti web infetti, anche attraverso gli script, il cui numero è balzato ad un + 27% grazie anche al tempo maggiormente trascorso in rete dagli utenti in questi mesi, cadendo in numerose trappole fraudolente online.