I dati del fenomeno sono stati comunicati in Parlamento

Roma – Dal malware al phishing, dal ransomware alla compromissione della casella mail, nel 2022 sono stati 1.094 gli ‘eventi cyber’ trattati dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Di questi, 126 sono stati classificati come ‘incidenti’, hanno cioè avuto un impatto confermato dalla vittima. E’ quanto emerge dalla relazione annuale dell’Agenzia trasmessa lo scorso lunedì 19 giugno al Parlamento, che dà conto di «un deciso aumento di attività malevole ai danni di settori governativi e infrastrutture critiche». Un fenomeno che si è ‘acuito’ con la guerra in Ucraina e l’Italia è «tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cibernetici mirati, specie in danno del comparto sanitario e di quello energetico».

(Fonte: Ansa)