Assintel, il 61% arriva dal dark web, Pmi target preferito
Durante il 2023 sono aumentati in modo costante i cyber attacchi: rispetto all’anno precedente, si è registrato un impressionante aumento del 184%, con un totale di 7.068 attacchi individuati e classificati nel mondo. Nel 61% dei casi gli attacchi sono arrivati dal dark web, senza riscontri nel clear web. Sono alcuni dei dati del primo Rapporto annuale sull’evoluzione della cybersecurity realizzato da Assintel-Confcommercio attraverso il proprio Cyber Think Tank. Secondo i dati raccolti dal gruppo di lavoro di Assintel, geograficamente gli attacchi cyber sono aumentati del 50% in America e del 27% in Europa. Per quanto riguarda l’Italia, nel primo semestre del 2023 si è registrato un +85,7% di attacchi rispetto al trimestre precedente. Le pmi, in particolare le piccole micro-aziende, si sono confermate il target preferito degli hacker. Il report evidenzia inoltre un aumento del ricorso al ‘malware’ (ovvero i software dannosi), raggiungendo il 70% degli attacchi totali nel 2023. Gli impatti degli attacchi cyber preoccupano gli esperti: il 91% degli attacchi del 2023 viene classificato come grave o gravissimo e quelli con impatti critici rappresentano il 24%, evidenziando ripercussioni significative in termini economici, legali e di reputazione per le vittime. Il settore manifatturiero è stato il più colpito, passando dal 5% al 16% degli attacchi totali nel 2023, seguito dal settore professionale/scientifico/tecnico, Ict, sanitario e finanziario/assicurativo.
Il trend degli attacchi conferma la crescente vulnerabilità delle aziende di tutte le dimensioni, evidenzia il coordinatore del Cyber Think tank Assintel Pierguido Iezzi: «È evidente ormai come ogni azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni, rappresenti un bersaglio accessibile – dice – Sia che si tratti di un’azienda di grandi dimensioni o di una piccola impresa, le operazioni, il marchio, la reputazione e i canali sono potenzialmente a rischio».
(Ansa)